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venerdì 7 marzo 2014

L' Editoriale di Mauro Maestrini

EL HOMBRE DEL PUEBLO

Vederlo uscire dal tunnel degli spogliatoi di San Siro ad altezza natiche di Pogba, dava proprio l’impressione del brutto anatroccolo, di quello brutto, sporco e cattivo destinato a far parlare di se solo in termini negativi, se non dispregiativi. La storia di Carlos Tevez è anche questa, quella di uno dei tanti ragazzi della periferia più povera di Buenos Aires che provano ad affrancarsi tirando calci ad un pallone e che portano i segni inequivocabili di un’infanzia, grazie al cielo, a noi sconosciuta. Ed è proprio grazie alla polvere di quei campetti di quartiere che Carlos è diventato quello che è. Nel bene e nel male l’Apache rappresenta il calcio allo stato puro, l’istinto primordiale di chi è abituato a lottare, senza paura, contro qualsiasi avversario. Questo fuoriclasse arrivato alla soglia dei trenta alla ribalta dell’italica pedata, circondato da dubbi e da un palpabile alone di prevenzione, sta smentendo a suon di giocate anche i più irriducibili detrattori. Tevez, uomo simbolo del popolo di quartiere, è entrato nel cuore del popolo del pallone perché, aldilà dello straordinario spessore tecnico delle sue giocate, il suo modo di interpretare la battaglia del campo è da manuale dello sport e della vita. E lo sanno bene anche Mr. Mafo e la “torcida” castellana che la salvezza dei neroverdi passa per i piedi del furetto argentino. Nell’arroventato finale di questa tribolata stagione d’esordio, i “labrador” potranno contare ad occhi chiusi sul nuovo “pichichi” del torneo, pronto a mettersi sulle spalle questo gravoso fardello. Lui che è simbolo della riscossa e che ha sposato la causa della matricola mantovana, messe da parte le bizze di un carattere non certo facile, non si tirerà certo indietro e continuerà ad inventarne qualcuna delle sue, perché ha in testa l’idea meravigliosa di rimanere nel fantacalcio che conta e di essere ricordato con la maiuscola davanti alla parola campione. Buon campionato a tutti.        

LE PARTITE DELLA 21^ GIORNATA

DOLPHIN RESORT - F.C.MARO 0-1 : Gialloneri corsari nella tana di Guidizzolo per la terza vittoria consecutiva. Gli ospiti approfittano del periodo di appannamento dei “delfini” e si assicurano tre punti platino che potrebbero fare la differenza. Un penalty del talentuoso Mertens firma il successo e sancisce ufficialmente la crisi dei biancorossi di Mr. Quiri che ora deve cominciare a guardarsi alle spalle.

OLIMPIC PIUBEGA - TRAINSPOTTING 0-0: Scialbo pari all’Olimpic Center fra due squadre con diversi obiettivi di classifica. I padroni di casa sprecano il match point Sturaro e gettano al
vento due punti fondamentali con una condotta di gara rinunciataria, al cospetto di un avversario scarsamente pericoloso, coperto ed attento a mettere fieno in cascina per un finale di stagione alquanto complicato.

ROUTE 66 - REAL BUFFALO 1-0 : Anche Real Buffalo si arrende alla dura legge del Dome e se ne torna con le pive nel sacco. I bianconeri, lasciati al loro destino dal latitante Mr. Conti, nonostante l’inferiorità numerica ritrovano il primato regolando, con merito, un avversario in emergenza, sceso in campo senza il giusto ardore agonistico. Un rete lampo di Cigarini e lo zampone di Llorente firmano un successo per continuare a sognare.

MUFFIN TEAM - ATLETICO SAN POLO 2-0 : Ritorno alla vittoria dei padroni di casa che grazie ad una condotta di gara ineccepibile e alle sontuose finalizzazioni dei propri gioielli Gabbiadini e Tevez, regolano senza troppo affanno i campioni bresciani parsi svagati, senza idee e orfani dei propri uomini migliori. Mr. Mafo lancia il guanto di sfida per la corsa alla salvezza, mentre Mr. Genchi non si scompone e continua a pensare al tris.

IL MIO PARERE:

MIGLIOR GIOCATORE / CARLOS TEVEZ:  Hombre del pueblo e del partido. Animal! 

MIGLIOR SQUADRA / ROUTE 66: Chi risica…non rosica. Predestinati?  
  
GOAL DELLA SETTIMANA / CARLOS TEVEZ: Missile terra aria che buca San Siro. Scud!

MAURO MAESTRINI (Real Buffalo’s Manager)

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