I CONTI NON TORNANO
Questa volta ogni riferimento a persone e fatti del nostro orticello è puramente voluto. In dieci anni di fantatornei mi sono sfuggite molte cose, alcune le ho capite con un certo ritardo, altre sono rimaste punti interrogativi senza risposta. Quello che è accaduto Domenica, per quanto mi riguarda, è un caso estremo che apro e chiudo in queste poche righe. E’ stato troppo facile usare questo gioco di parole caro Guido, ma questa volta i Conti non mi tornano proprio. Sappiamo tutti che il nostro è un gioco virtuale, imponderabile e incomprensibile a molti, ma nel caso di specie la mia “ratio” non mi consente di passarci sopra. Capire il sacrificio del migliore attaccante italiano dell’ultima generazione mi è impossibile. In più di un’occasione ho espresso sperticate lodi per il piccolo attaccante viola, fuoriclasse dal senso del goal superiore, dalla professionalità e dalle doti umane che ne fanno un esempio per i giovani e per questo, preferirgli Eder e Ibarbo mi è sembrata una, “rispettabile” mancanza di rispetto. “Pepito” che non spacca lo schermo e le copertine come qualcun altro, che non è uno dei personaggi più influenti al mondo e che non ha il fisico e il “carisma” di certi importati bresciani, è uno di quei calciatori speciali capaci di folgorarmi col suo modo di intendere il calcio. Le sue accelerazioni, la sua reattività, il suo istinto, la sua velocità di pensiero nel calciare in porta, la scarsa propensione ai virtuosismi fini a se stessi e la spensieratezza, non italica, che trasmette sul terreno di gioco, ne rappresentano l’essenza. Poco importa se Route 66 ha raggiunto l’obiettivo dei tre punti perché mai come in questo caso il fine NON giustifica i mezzi. Se avessi la fortuna di averlo nella rosa della mia squadra lo metterei in formazione anche con i legamenti rotti, solo per il piacere di poter schierare Giuseppe Rossi! Lui, come pochi altri, può segnare contro tutti, in qualsiasi momento, figuriamoci con le figurine della Juve di questi tempi. E’ andata così e, pur con fatica, me ne farò una ragione e poi, con il bicchiere mezzo pieno, ci siamo fatti tutti una grassa risata. Alla prossima tripletta….Buon campionato a tutti.
LE PARTITE DELLA 5^ GIORNATA
ROUTE 66 - MUFFIN TEAM 2-1 : Non solo fantacalcio al Dome di Drizzona. La follia suicida di Mr. Conti è da delirio, ma nonostante il cervellotico sacrificio di Pepito piovono dal cielo tre punti che valgono il secondo posto. Eder, Cigarini e i pasticci di Ibarbo valgono l’intera posta contro la matricola di Mr. Mafo, non in grande giornata e con il solo Tevez sugli scudi.
DOLPHIN RESORT - REAL BUFFALO 2-2 : Calcio champagne al Rossini per il big match di giornata. I padroni di casa partoni forte e mettono alle corde i romagnoli con le incornate di Bergessio e Gilardino, ma gli ospiti reagiscono da grande squadra e fanno il piena dal dischetto con Diamanti e “mago” Jorginho. Il pari mette d’accordo tutti e ci consegna due squadre che giocheranno per il titolo.
OLIMPIC PIUBEGA - ATLETICO SAN POLO 2-3 : A Piubega vige la legge del più forte. I campioni di Mr. Genchi non fanno sconti ed espugnano l’Olimpic Center grazie ad una prova da grande squadra e ai regali della difesa ospite. Con Pjanic direttore d’orchestra, killer Cacciatore ed un ritrovato Cassano i bianconeri mettono in chiaro le loro intenzioni e resistono in un finale convulso alla doppietta del “trenza” Palacio.
TRAINSPOTTING - F.C. MARO 1-0 : Derby delle cenerentole all’Hell’s Kitchen dove in un match di rara pochezza la matricola di Mr. Guerini si assicura tre punti insperati e la prima vittoria della sua fantastoria. Il solo lampo di Guarin non basta ai fantasmi del Presidente, condannati da una difesa a pezzi e sempre più ancorati ad uno zero assoluto da incubo.
IL MIO PARERE
MIGLIOR SQUADRA: ATLETICO SAN POLO / Demoniache presenze…. Paura!
MIGLIOR GIOCATORE: MIRALEM PIJANIC / Ci mancava anche questo. Demone!
GOAL DELLA SETTIMANA: ALBERTO GILARDINO / Anticipo da manuale del centravanti. Falco!
Mauro Maestrini (Real Buffalo’s Manager)
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